LA MONTAGNA. ED IO

Mi appari smussata nelle tue forme geometriche e dure, i tuoi pendii e le tue cime, le tue pareti di roccia mi appaiono sfuocate il cielo, le nuvole e l' intero orizzonte si fondono in un solo acquerello disegnato dal filtro traslucido delle mie lacrime.
Amata montagna, vedi le mie lacrime?

Dentro il tuo mondo, nella vastità dei tuoi spazi e nella tua naturale, selvaggia bellezza io mi sento al sicuro, e come il fantasioso amico invisibile del bimbo, così tu mi prendi per mano e soavemente mi accompagni dentro la mia anima.
Sapessi quanto male mi fa questo cammino, quanto è doloroso procedere al tuo fianco alla ricerca della verità perchè è alla verità che tu mi porti, non potresti, non sapresti portarmi altrove, ed io ti maledico, grido forte la mia disperazione al vento e la mia bocca assaggia il sale delle lacrime che non riesco a trattenere, così come non riesco a lasciare la tua mano, che nonostante la sofferenza continuo a stringere per proseguire nella conoscenza di me stesso.
Brutale, amata montagna, vedi le mie lacrime?

Sono lacrime sincere
mai potrei mentirti
mai potrei mentirmi.
Mi farei solo del male.

Un lungo, profondo sospiro mi rigonfia il petto mentre il mio sguardo è prigioniero del tuo spettacolo,
penso alla tua grandezza, alla tua unicità,
penso a come hai cambiato la mia vita,
a come tu indifferente maestra mi porti a camminare nella mia interiorità.
Non puoi immaginare quanto forte vorrei urlare col mio grido vorrei scuotere le tue pareti, i tuoi pinnacoli,
vorrei spazzare le tue nevi.
Col mio grido vorrei......

vorrei non sentire le mie lacrime
che mi fanno sempre più male
e mi fanno piangere una volta in più.

Dolcissima, amatissima montagna
senti le mie lacrime?
Stanno cadendo su di te.


Un plauso personale a chi è riuscito ad arrivare alla fine.
Grazie ancora una volta per l' attenzione.

by Big Sleep

21 Dicembre 2000

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