Ambiente - Abruzzo

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Abruzzo
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Comunicato Stampa del WWF di Pescara di lunedì 20 novembre 2000

Arrembaggio ai parchi: in pericolo la natura protetta d’Abruzzo
È sconfortante dover segnalare ancora una volta che lo slogan "Abruzzo, regione dei parchi" appartiene soprattutto ad una strategia di marketing e di comunicazione, piuttosto che essere la parola d’ordine per una concreta scelta di corretta gestione dei territori che ospitano un patrimonio florofaunistico tra i più importanti del nostro Paese.

Le nostre più importanti montagne, comprese all’interno di parchi nazionali e regionali, sono oggetto dell’interesse speculativo di imprenditori senza scrupoli e vittime della miopia e vetustà culturale di amministratori e politici affezionati al modello di sviluppo basato sulla devastazione delle risorse naturali.

Lo spettacolo che l’Abruzzo sta offrendo in questi mesi è quanto di più lontano possa esservi dall’idea di una regione seriamente impegnata nella tutela ambientale. Stiamo assistendo al ritorno di interessi localistici che sembrano destinati a prevalere su quelli nazionali ed internazionali che sono alla base dell’istituzione delle aree naturali protette.

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Il WWF giudica un grave errore l’autorizzazione rilasciata a maggioranza dal Consiglio dell’Ente Parco al piano d’area della Scindarella. La costruzione di una nuova seggiovia quadriposto (potenza di 2400 persone/ora, lunghezza di 1336 metri) e di una nuova pista con conseguente realizzazione di un rifugio vicino agli impianti contrasta con le necessità di tutela dell’area e con la normativa attualmente in vigore.

Sul punto l’Associazione ha presentato una Relazione Tecnica, basata su indagini già pubblicate (come la Carta della Vegetazione di Campo Imperatore del 1999) sui danni di tali opere per l’ambiente. Cinque diversi tipi vegetazionali subiranno danni per questi interventi: due di questi (praterie a Sesleria apennina e praterie a Nardus stricta) sono protetti dalla Direttiva Habitat della Unione Europea. I lavori per l’installazione dei piloni danneggeranno gravemente la vegetazione attraverso la compressione del terreno e tutta la fauna invertebrata (comprese dozzine di specie endemiche) sarà localmente distrutta. L’area interessata dal progetto è poi uno dei siti importanti per l’alimentazione in periodo riproduttivo del Gracchio corallino (specie protetta dalla Direttiva 409/79 della UE). Nell’area nidifica poi il Calandro, altra specie protetta dalla Direttiva 409/79 della U.E. e considerata come vulnerabile per il forte declino che si è verificato in tutta Europa.

Il WWF ha poi contestato che le opere vengono realizzate in Zona 1 del Parco (massima protezione) dove le norme di salvaguardia attualmente valide proibiscono la realizzazione di nuovi impianti a fune. Inoltre il luogo ricade in un Sito di Interesse Comunitaria (SIC).

Il WWF ha lanciato una petizione internazionale per la difesa di Campo Imperatore, raccogliendo 850 sottoscrizioni tra cui centinaia di esperti, docenti universitari, istituti di ricerca scientifica e membri autorevoli di associazione ambientaliste di tutto il mondo. Da 35 nazioni si è levato un appello accorato rivolto al Parco del Gran Sasso: Campo Imperatore e tutti i Parchi Nazionali sono un bene di tutta la comunità internazionale e le scelte devono tenere in conto questo fatto.

Il WWF, forte della delega assegnatale e dal riconoscimento che sta ricevendo, agirà in tutte le sedi opportune (ivi compresa la giustizia amministrativa), contestando la legittimità degli atti autorizzativi delle opere, e informerà l’Unione Europea per contestare l’ennesimo progetto che interessa un luogo protetto per espressa volontà della stessa.

Naturalmente questo non significherà un allontanamento del WWF dal Parco Gran Sasso-Laga. L’Associazione sarà sempre a fianco del Parco nel respingere qualsiasi aggressione, a cominciare dal terzo traforo del Gran Sasso che, nonostante il giusto no del Parco, rappresenta ancora un reale pericolo, vista la volontà dell’ANAS di procedere ad una conferenza di servizi per superare l’opposizione dell’Ente Parco.

Parco Nazionale della Majella
Il WWF crede che l’attività amministrativa del Parco sia stata limitata dal ritardo sulla individuazione del nuovo Presidente. Il Dr. Di Croce è stato nominato Capo del Corpo Forestale da oltre un anno, una carica di elevato prestigio che, di fatto, priva il Parco del suo principale responsabile per lunghi periodi.

In tale situazione di incertezza si sono moltiplicati gli attacchi al territorio del Parco, con progetti, come quello del trenino da Rapino alla Majelletta, che si potrebbero definire ridicoli se non servissero come specchietto per le allodole al fine di ottenere ben altre concessioni non certo meno impattanti dal punto di vista ambientale, come l’arroccamento da Decontra di Caramanico.

Ci dispiace che anche la CGIL (evidentemente a disagio con la materia statistica, sapendo solo leggere i dati senza riuscire a elaborarli) si associ a coloro che strillano perché pensano che strillando qualcosa alla fine si ottiene. Quali dati dimostrano che i posti di lavoro sono in calo a causa del Parco? Che tipo di lavori sono stati persi? Quanti di questi nuovi disoccupati lavoravano effettivamente nel Parco e non, piuttosto, nelle aree industriali limitrofe (Val Pescara, Val di Sangro, Conca Peligna)?

Il Piano del Parco è stato presentato da circa otto mesi e stupisce che la Regione Abruzzo trovi il tempo di seguire amministrativamente scelte assolutamente dannose per l’ambiente e non trovi un attimo di tempo per approvare questo Piano.

In merito alle intese recentemente raggiunte il WWF Italia vigilerà affinché eventuali interventi vadano nella direzione di una razionalizzazione degli impianti esistenti senza alcun ampliamento degli attuali bacini sciistici.

Parco Regionale Sirente-Velino
Il WWF ha da tempo segnalato lo stato di forte crisi in cui versa il Parco. L’Ente si è dimostrato del tutto incapace di difendere il proprio territorio, sia in occasione della realizzazione del megaparcheggio nella piana di Campo Felice, sia in occasione della riperimetrazione del Parco. La riduzione di circa un sesto dell’area protetta è avvenuta senza alcuna motivazione tecnico-scientifica, determinando una situazione paradossale in base alle quale sono usciti dal Parco i territori più importanti dal punto di vista naturalistico della Valle Subequana, mentre restano inclusi tutti i centri abitati: sicuramente una simile scelta è stata dettata dalla volontà di conservare la possibilità di accedere ai finanziamenti previsti per le aree protette.

In merito al megaparcheggio di Campo Felice, il WWF ha appreso con soddisfazione la notizia del sequestro del cantiere da parte del magistrato degli usi civici. Quella della destinazione dei terreni interessati dal megaparcheggio è stata una delle tante problematiche sollevate dall’Associazione per contrastare questo progetto fortemente impattante, realizzato, peraltro, con finanziamenti europei destinati alla riqualificazione ambientale. Il WWF ha dato mandato ai propri legali affinché intervengano nel procedimento che ha dato origine al sequestro, ed è al contempo impegnato a far valere le ragioni della tutela ambientale anche in sede penale e presso l’Unione Europea.

Parco Nazionale d’Abruzzo
Da circa un anno quello che viene unanimemente riconosciuto come il miglior parco d’Italia ed uno dei migliori al mondo, è stato sottoposto a continui attacchi da parte di personaggi il cui unico scopo sembra essere quello di eliminare il direttore e il presidente dell’Ente Parco visti evidentemente come un ostacolo a tutta una serie di progetti che si vorrebbero realizzare all’interno dell’area protetta. A nulla valgono i risultati in campo naturalistico, oltreché economico, raggiunti dal Parco in questi anni.

Il blocco della nomina di Fulco Pratesi a Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, dopo che su di lui era stato raggiunto l’accordo tra il Ministro dell’Ambiente e le tre Regioni interessate, rappresenta solo l’ultimo di questi tentativi tesi a delegittimare l’Ente Parco. La gestione di un Ente così importante non può essere rallentata per oscuri giochi di palazzo ai quali – vogliamo sperare – nessuna associazione ambientalista vorrà prestarsi.

Il quadro risulta essere ancora più grave se si aggiungono i ritardi nell’istituzione del Parco regionale dei Monti Simbruini-Ernici e nell’approvazione delle aree contigue.

Purtroppo, la scelta - coraggiosa e vincente - di fare dell’Abruzzo la regione verde d’Europa sembra essere stata abbandonata a favore di un ritorno ai vecchi modelli di sviluppo che negli anni passati hanno determinato lo spopolamento delle nostre zone interne. Contemporaneamente, hanno ripreso vigore gli attacchi anche ai pochi tratti di costa abruzzese rimasti liberi da infrastrutture.

Sul caso Abruzzo il WWF ha rivolto nei giorni scorsi un pressante appello al Ministero dell’Ambiente affinché intervenga in maniera decisa, evitando che tutta una serie di scelte sbagliate si concretizzino un una nuova aggressione al territorio del tutto simile a quella che la nostra regione, come il resto d’Italia, ha conosciuto nei decenni passati.

Danni all’ambiente per lo sci
La realizzazione e il potenziamento di strutture per lo sci costituiscono il minimo comune denominatore nel nuovo assalto all’ambiente montano e, quindi, alle maggiori montagne abruzzesi. In alcuni casi ci cerca addirittura di far passare questi interventi come eco-compatibili. Ebbene, i danni all’ambiente che sono determinati da questi interventi sono molteplici e provati scientificamente. I danni causati al paesaggio dalla realizzazione degli impianti e delle piste non vengono addirittura presi in considerazione (ma i piloni dell’ENEL non vengono unanimemente considerati orribili paesaggisticamente?).

Le poche sorgenti non ancora captate vengono continuamente saccheggiate per gli impianti di innevamento artificiale. Un gran numero di specie, fuori e dentro i Parchi, dipende da queste sorgenti. Forse l’uomo, tra gli animali, è l’unico a bere?

Addirittura qualcuno pensa ancora che l’acqua, se non utilizzata, andrebbe sprecata!! Accumulare questa quantità di acqua nella neve artificiale provoca gravissime ripercussioni nel regime delle acque, con assoluta aridità in alcuni periodi e sovrabbondanza di acqua in altri.

L’Università di Innsbruck ha dimostrato che il compattamento della neve per la preparazione delle piste e l’innevamento artificiale provoca alterazioni gravissime ai pascoli. Il compattamento non consente gli scambi gassosi tra terreno e esterno. Le piante vengono avvelenate dalle sostanze tossiche che si producono a causa dell’aumento dell’Anidride Carbonica e della diminuzione dell’Ossigeno.

Ebbene, la Regione Abruzzo non certo si preoccupa delle scellerate conseguenze di questi interventi sull’ambiente. Ha concesso 17 miliardi (dieci volte il contributo dato per il Parco Regionale Sirente-Velino) per l’innevamento artificiale a Roccaraso e plaude alla realizzazione di nuovi impianti per l’innevamento artificiale.

Ci spaventa il livello di assoluta disinformazione circa l’effetto dell’interventi in montagna. Dice l’Orso della campagna dell’APTR: "Io non vado in letargo". Visti i continui assalti alle nostre montagne, mai frase fu più indovinata: studi scientifici provano che anche il minimo disturbo induce gli orsi ad abbandonare le proprie tane con conseguenze dannosissime per l’intero ciclo vitale della specie.

Infrastrutturazione turistica della Piana di Campo Felice
2 progetti da complessivi nove miliardi, finanziati con fondi comunitari, ricadenti in due Comuni (Rocca di Cambio e Lucoliri) e parzialmente nel ParcoRegionale Sirente-Velino nonché nel S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria) di Campo Felice (Scheda "Natura 2000" n° IT7110063 del giugno 1996, redatta da esperti dell’Università dell’Aquila e del settore Parchi e Riserve della stessa Regione Abruzzo)

Il WWF, con un’esposto alla magistratura e con interventi presso il Ministero dell’Ambiente e l’Unione Europea, ha denunciato:

  1. i danni ambientali conseguenti la realizzazione delle infrastrutture ad un sistema geologico estremamente delicato quale è un piano carsico, fortemente permeabile a tutti gli inquinanti che si andrebbero li a produrre;
  2. i danni paesaggistici causati dalla realizzazione di 12 mila metri quadrati di parcheggio per 6000 autovetture e 70 autobus e infrastrutture turistico-ricreative (un campo di calcio regolamentare, un campo di calcetto, un maneggio, un campo da minigolf, campi da palla a volo, e tennis, un bar, alloggi per un totale di 40 posti letto).
  3. I danni alla fauna causati da un serio disturbo all'unico corridoio faunistico che collega il Parco regionale Sirente-Velino (dove è stata rilevata la presenza dell'orso) e il Parco Nazionale Gran Sasso-Laga, dove invece questo splendido animale è assente.Vi sono inoltre in prossimità delle opere previste un inghiottitoio, dei ruscelli e due laghetti naturali che ospitano una colonia di Tritone Crestato.
  4. Il, se pure non ancora approvato ufficialmente. Esso segnala la presenza di habitat fra quelli di maggior pregio presenti sull'Appennino, oltre alla presenza rara dell'Orso e saltuaria del Lupo.

e) L’assenza di serie valutazioni di impatto ambientale delle opere.

Per ulteriori informazioni:
Antonio Pollutri: tel: 03483430802, email: wwfabruzzo@tin.it


Appello del Presidente della sezione Abruzzese del WWF sulla proposta di nuova cementificazione al Gran Sasso del 20/2/2000m che chiede il nostro sostegno

Vi scrivo come Presidente della Sezione Abruzzese del WWF - Italia. In questi giorni stiamo lanciando un appello per la conservazione del paesaggio e dell'ambiente del Parco Nazionale del Gran Sasso - Monti della Laga e, in generale, delle montagne dell'Appennino.

Il prossimo 24 Febbraio il Consiglio del Parco discutera' un progetto per l'ampliamento della stazione sciistica di Campo Imperatore, il piu' grande altipiano carsico in Europa, ad un altezza di 1.800 m s.l.m. La realizzazione di nuovi impianti danneggera' uno dei piu' bei paesaggi dell'Italia centrale e l'area centrale del Parco. A causa dei lavori per la costruzione degli impianti e per la realizzazione di nuove piste verranno perse aree molto importanti per diverse specie animali.

Tra queste ricordiamo l'endemica Vipera ursinii, il Gracchio corallino (Pyrrhocorax pyrrhocorax), il Calandro (Anthus campestris), il Codirossone (Monticola saxatilis). Queste zone sono importanti anche per le popolazioni di Gracchio alpino (Pyrrhocorax graculus) e Fringuello alpino (Montifringilla nivalis), entrambe importanti dal punto di vista biogeografico. Inoltre grandi estensioni di prateria alpina verranno distrutte. Tra le specie che abitano questo ambiente si possono ricordare il Rhamnus alpina, l'Androsace villosa e la Silene acaulis..

Sfortunatamente esistono forti pressioni politiche a livello locale sul Consiglio del Parco affinche' questo conceda le autorizzazioni per la realizzazione di questo progetto. Noi siamo preoccupati non solo perche' questo intervento danneggera' l'ambiente ma anche perche' costituirebbe un grave precedente per casi simili in altri parchi nazionali dell'Italia Centrale. Tra questi ricordiamo il Parco Nazionale d'Abruzzo e il Parco Nazionale della Majella.

Anche in queste aree protette esistono progetti per la cosiddetta "valorizzazione turistica" (allargamento delle stazioni da sci, costruzione di strade ed edifici etc) che sono estremamente pericolosi per l'ambiente. Finora gli Enti Parco e noi ci siamo opposti con successo a questi progetti.

Per questi motivi vi saremo grati se contribuirete al nostro appello. Utilizzando pochi secondi del vostro tempo potrete contribuire allo sforzo per la conservazione del patrimonio naturalistico italiano. Infatti bastera' riempire il messaggio che troverete di seguito, inviandolo ai seguenti indirizzi E-mail (e' molto importante inviarlo a tutti gli indirizzi!):

ente@gransassolagapark.it
dir.gen@mail.scn.minambiente.it
wwfabruzzo@tin.it

Inoltre potete inviare una copia di questo appello agli amici che possono essere interessati.

Saremo a vostra completa disposizione per ogni eventuale richiesta di informazioni sul progetto e sull'ambiente dell'area di Campo Imperatore.

Noi e, soprattutto, l'ambiente vi saremo riconoscenti per il vostro aiuto. Grazie per la vostra disponibilita'.

Saluti, Dr.Dante Caserta
WWF-Italia Sezione Abruzzo
Via Monti Ernici 17
65124 PESCARA-ITALIA


Messaggio dal Presidente del WWF Abruzzese del 2/3/2000

Egr. Signore, grazie per il suo aiuto per la conservazione di Campo Imperatore. Circa 700, tra scienziati e volontari, da piu' di 35 nazioni hanno sottoscritto l'appello. Autorevoli professori di decine di Universita' estere ed Italiane hanno firmato questa petizione.

Sfortunatamente il 24 Febbraio il Consiglio del Parco ha autorizzato la costruzione di una nuova seggiovia quadriposto (potenza di 2400 persone/ora, lunghezza di 1336 metri), di una nuova pista, il potenziamento delle strutture attuali (da skilift a seggiovia quadriposto) e la costruzione di un nuovo rifugio vicino agli impianti.

Per la prima volta il Consiglio del Parco si e' spaccato. Il rappresentante del WWF, quello del CAI e quello dell'Universita' (Prof.Osella, entomologo dell'Universita' di L'Aquila, che ha lavorato per anni a Campo Imperatore) hanno votato contro questo progetto. Il rappresentante del Ministero delle Risorse Agricole si e' astenuto. Il progetto e' stato approvato con 7 voti. Noi siamo preoccupati perche' il sito e' stato designato come Sito di Importanza Comunitaria (Sito NATURA2000).

Inoltre l'area e' in piena Zona 1 del Parco (massima protezione) dove le Norme di Salvaguardia valide attualmente proibiscono la realizzazione di nuovi impianti a fune. Inoltre e' vietato alterare il regime delle acque. Bisogna sottolineare come il Parco non ha ancora un Piano del Parco in vigore. Il WWF ha presentato una Relazione Tecnica, basata su indagini gia' pubblicate (come la Carta della Vegetazione di Campo Imperatore del 1999) sui danni di tali opere per l'ambiente. Cinque diversi tipi vegetazionali subiranno danni per questi interventi: due di questi (praterie a Sesleria apennina e praterie a Nardus stricta) sono protetti dalla Dir.Habitat della Unione Europea.

Abbiamo presentato dati da numerose pubblicazioni scientifiche circa il cambiamento nella vegetazione causato dalla compressione della neve per la preparazione delle piste. Questa compressone provoca uno scioglimento tardivo della neve e provochera' certamente cambiamenti nella vegetazione dell'area. I lavori per l'installazione dei piloni danneggeranno gravemente la vegetazione attraverso la compressione del terreno e tutta la fauna invertebrata (comprese dozzine di specie endemiche) sara' localmente distrutta.

Uno dei siti importanti per l'alimentazione in periodo riproduttivo del Gracchio corallino (specie protetta dalla Dir.409/79 della UE) sara' fortemente disturbato. Nell'area nidifica il Calandro, altra specie protetta dalla Dir.409/79 della U.E. e considerata come Vulnerabile per il forte declino che si e' verificato in tutta Europa. Come abbiamo gia' scritto, molte altre specie interessanti di uccelli vivono nell'area: il Codirossone, il Fringuello alpino, il Gracchio alpino (la cui popolazione Appenninica e' in pericolo di estinzione). Nel sito e' presente la Vipera ursinii (protetta dalla Dir.Habitat della UE).

Il WWF Abruzzo continuera' a lavorare per la salvaguardia di Campo Imperatore. Il nostro ufficio legale sta preparando un ricorso alla Giustizia italiana contro questa decisione. Inoltre invieremo tutto il materiale relativo al progetto alla Direzione Generale XI (Ambiente) dell'Unione Europea, poiche' questa decisione contrasta con le leggi europee (che sono sovraordinate a quelle italiane).

Se e' interessato, noi possiamo inviare altre informazioni e materiale riguardante questo progetto (rassegna stampa, relazioni tecniche, lettere, schemi progettuali etc). Inoltre stiamo preparando il sito WEB del WWF Abruzzo dove sara' consultabile tutto il materiale relativo al progetto e alcune fotografie dei luoghi. Noi speriamo di attivarlo entro il 20 Marzo. La ringraziamo ancora per la disponibilita' a sottoscrivere l'appello, che continuera' a esserci utile nel nostro lavoro contro questo progetto, soprattutto per il rapporti con la Unione Europea.

Noi riteniamo che il Consiglio del Parco non abbia valutato pienamente la valenza dell'appello (i.e. che la Natura di un Parco Nazionale e' un bene di tutta l'umanita' e non un bene a disposizione di politici locali). Noi speriamo di inviare notizie migliori prima possibile.

Distinti Saluti
Dante Caserta
Presidente del WWF Italia
Sezione regionale Abruzzo