Emozioniiiiii!!!!

Lasciato sabato sera l'incantevole tramonto, mi alzo ieri mattina e posso assistere spettatrice solitaria ad un un'altrettanto incantevole alba .

La cime del Brenta si presentano bianchissime in tutto il loro splendore e si sono rimesse in composto contegno, vergognose di essere state sorprese l'atroieri a curiosare. Il sole si intrufola timido timido fra i rami oramai quasi spogli dei larici giocando con le fronde e creando una muta sinfonia che potrebbe essere l'Autunno di Vivaldi e sembra voglia chiedere scusa alla valle di essersi dimenticato di lei per così tanto tempo.

E irresistibile la voglia di andare a calpestare la neve e così via mini escursione inaspettata.

E ancora una volta risalgo lassù sul mio cucuzzolo, che potrei definire il mio palchetto personale, da dove posso ammirare le montagne che oramai conosco a memoria ma che ancora una volta mi sorprendono. Posso ammirare con il binocolo uno spettacolo straordinario ed unico, posso vedere il pulviscolo dell' acqua che dalla diga di S. Giustina viene rilasciata nella forra del Noce.

Il salto che l'acqua compie è così alto che il pulviscolo si alza fin sopra il ponte della ferrovia che supera la forra e l'effetto trasparenza contro i raggi del sole lo fa diventare di mille colori.
Il cielo è di un azzurro stupendo che quasi non me lo ricordavo più, la neve mi arriva alla caviglia bellissima, farinosa, sembra zucchero a velo e ad un tratto una strana voglia che la ragionevolezza della mia eta' sconsiglierebbe mi prende, chiudo bene le lampo della giacca e giù per il pendio a ruzzoloni nella neve, bellissimo, in fondo mi fermo con la neve negli occhi nelle orecchie dappertutto, erano anni che non facevo una cosa del genere. Il mio cane mi insegue e mi guarda stralunato penso che mi creda impazzita. Che sia l'effetto colpo di sole?

E poi via verso la vecchia malga sotto gli abeti carichi di neve che birichini e dispettosi se la scrollano di dosso al nostro passaggio e così ancora neve dappertutto. Ed ecco la vecchia malga, la possiamo già intravedere, il sole la illumina sembra la capanna di un vecchio presepio, ed eccoci arrivati, il rito oramai consueto ci vede impegnati alla preparazione del caffè, come è buono il caffè della malga e come è bello sentire il rumore della vecchia moka che sbuffando innonda la cucina ( se cosi si può chiamare) di aroma.

Intanto gli ultimi raggi di sole forano le improbabili tendine che forse una vecchia malgara ha messo alle finestre per rendere più accogliente il locale, e ci invitano ad affrettarci a riordinare e rientrare.

Il ritorno ci sorprende con il buio, ma il biancore della neve e le nostre tracce lasciate in precedenza ci insegnano la strada come i sassolini a Pollicino.

Emozioni strappate ad una sporadica giornata di sole in un autunno che più autunno di così non può essere.

Ed oggi ancora nuvole.

--
by Manu'

20 Novembre 2000

indietro